Ma ci vengono in ausilio anche indagini a livello nazionale. Al rapporto annuale sui “Cittadini digitali”, di Censis e Forum PA, presentato lo scorso maggio, si aggiunge oprauna ricerca sugli utenti dei siti pubblici effettuata da Nielsen Net Ratings per conto dell’Osservatorio Società dell’Informazione, voluto dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie.
Emerge, innanzi tutto, una forte popolarità dei siti istituzionali, cui fa ricorso il 54% dei navigatori Internet. Un dato superiore anche a quello di Paesi come l’Inghilterra (50%), la Spagna (50%) o la Germania (40%), il quale mette in evidenza il ruolo di assoluta preminenza dell’e-government nell’attuale processo di sviluppo di Internet e della Società dell’Informazione. I servizi on line della P.A. costituiscono oggi la punta più avanzata nel panorama delle Information & Communication Technologies, più di quanto non faccia il commercio elettronico (ovvero l’equivalente dell’e-Government nel settore privato), senza contare il fatto che molti Enti stanno già ampliando la propria offerta nella direzione della multicanalità, offrendo, ad esempio, servizi anche tramite mezzi alternativi come il Call Center. Ciò colloca la P.A., per la prima volta nella storia, ad un gradino più alto, in quanto ad innovazione, rispetto alle imprese, e già questo è un fatto che potremmo definire rivoluzionario.