Comune di
San Mauro Castelverde

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Violazioni delle leggi

Chiunque cagiona ad una donna per colpa l'interruzione della gravidanza e’ punito con la reclusione da tre mesi a due anni. Chiunque cagiona ad una donna per colpa un parto prematuro e’ punito con la pena prevista dal comma precedente, diminuita fino alla meta’. Nei casi previsti dai commi precedenti, se il fatto e’ commesso con la violazione delle norme poste a tutela del lavoro la pena e’ aumentata. Chiunque cagiona l'interruzione della gravidanza senza il consenso della donna e’ punito con la reclusione da quattro a otto anni. Si considera come non prestato il consenso estorto con violenza o minaccia ovvero carpito con l'inganno. La stessa pena si applica a chiunque provochi l'interruzione della gravidanza con azioni dirette a provocare lesioni alla donna. Detta pena e’ diminuita fino alla meta’ se da tali lesioni deriva l'acceleramento del parto. Se dai fatti previsti dal primo e dal secondo comma deriva la morte della donna si applica la reclusione da otto a sedici anni; se ne deriva una lesione personale gravissima si applica la reclusione da sei a dodici anni; se la lesione personale e’ grave questa ultima pena e’ diminuita. Le pene stabilite dai commi precedenti sono aumentate se la donna e’ minore degli anni diciotto. Chiunque cagiona l'interruzione volontaria della gravidanza senza l'osservanza delle modalita’ indicate negli articoli 5 o 8, e’ punito con la reclusione sino a tre anni. La donna e’ punita con la multa fino a lire centomila. Se l'interruzione volontaria della gravidanza avviene senza l'accertamento medico dei casi previsti dalle lettere a) e b) dell'articolo 6 o comunque senza l'osservanza delle modalita’ previste dall'articolo 7, chi la cagiona e’ punito con la reclusione da uno a quattro anni. La donna e’ punita con la reclusione sino a sei mesi. Quando l'interruzione volontaria della gravidanza avviene su donna minore degli anni diciotto, o interdetta, fuori dei casi o senza l'osservanza delle modalita’ previste dagli articoli 12 e 13, chi la cagiona e’ punito con le pene rispettivamente previste dai commi precedenti aumentate fino alla meta’. La donna non e’ punibile. Se dai fatti previsti dai commi precedenti deriva la morte della donna, si applica la reclusione da tre a sette anni; se ne deriva una lesione personale gravissima si applica la reclusione da due a cinque anni; se la lesione personale e’ grave questa ultima pena e’ diminuita. Le pene stabilite dal comma precedente sono aumentate se la morte o la lesione della donna derivano dai fatti previsti dal quinto comma. Le pene previste dagli articoli 18 e 19 per chi procura l'interruzione della gravidanza sono aumentate quando il reato e’ commesso da chi ha sollevato obiezione di coscienza ai sensi dell'articolo 9. Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 326 del codice penale, essendone venuto a conoscenza per ragioni di professione o di ufficio, rivela l'identita’ - o comunque divulga notizie idonee a rivelarla - di chi ha fatto ricorso alle procedure o agli interventi previsti dalla presente legge, e’ punito a norma dell'articolo 622 del codice penale. Il titolo X del libro II del codice penale e’ abrogato. Sono altresi’ abrogati il n. 3) del primo comma e il n. 5) del secondo comma dell'articolo 583 del codice penale. Salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna, non e’ punibile per il reato di aborto di donna consenziente chiunque abbia commesso il fatto prima dell'entrata in vigore della presente legge, se il giudice accerta che sussistevano le condizioni previste dagli articoli 4 e 6.
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